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Ciao
i nostri vini
La nostra cantina
Al servizio della natura
È da circa 50 anni che la cantina Rudinì opera nel settore vitivinicolo. Fondata da Saro Di Pietro, sorge in contrada Camporeale, nel cuore di Pachino, dove un team di professionisti lavora quotidianamente unendo alle tradizionali tecniche dell’arte enologica le più aggiornate tecniche di vinificazione. La filosofia e la memoria del fondatore ora si accompagna alla visione imprenditoriale del figlio Giuseppe e dalla moglie Stefania, con un progetto che punta alla cura dei particolari e mette l'uomo al servizio della natura, per produrre vini sempre più rispondenti alle richieste del mercato e capaci di raccontare le ricchezze tradizionali del territorio.
Il sole tra i filari:
eccellenza e memoria
Rudinì attinge infatti le proprie uve da oltre 200 ettari dei più qualificati vigneti che si estendono attorno a Pachino. Il Nero d’Avola è il vitigno autoctono di questa fortunata area di produzione, oggi tutelata dalla Denominazione di Origine Controllata nella tipologia “Eloro Pachino”: l’unica DOC per il Nero d’Avola. Riconosciuto come il vitigno siciliano più famoso al mondo, viene coltivato da epoche lontanissime in questo ristretto fazzoletto di terra compreso tra i comuni di Pachino, Noto, Rosolini, Ispica. È qui, in queste colline dal clima arido e siccitoso, con temperature massime e medie elevate e una esposizione alla luce tra le più alte d’Europa, che il Nero d’Avola esprime da sempre il meglio di sé. Ma, oltre al principe dei vini siciliani, negli anni il bouquet delle etichette dell’azienda Rudinì si è arricchito di alcune varietà di uve che vengono coltivate con successo presso i vigneti del comprensorio. Chardonnay, Inzolia, Syrah, Merlot mostrano di aver trovato qui un habitat ottimale dando vita a splendidi vini, tra i migliori d’Italia.
The Winery
For over 50 sears the winery Rudinì operates in the wine sector. Founded by Saro Di Pietro is now an industry leader in the area of Pachino. A great legacy that today Giuseppe Di Pietro and his wife Stefanie carry on with a project which aims at the attention to detail and put the man in the service of nature to produce wine that are more responsive to the region's potential. Rudinì draws its grapes from 200 acres of the most qualified vineyards that stretch in a small triangle between Pachino, Noto, Rosolini, Ispica. This is the area protected by Doc Elorine Pachino and that's always been the Nero d'Avola gives the best of himself.
Il nostro territorio
Pachino la terra del buon vino
Da sempre considerata la culla del Nero d'Avola e zona d'origine di grandi vini rossi, apprezzati in tutta Europa, Pachino viene avviata alla produzione vitivinicola nel XIX secolo dalla famiglia del Marchese di Rudinì, annoverata tra i fondatori della città. Oltre l'Oasi di Vendicari, ci si addentra in una terra baciata dal sole e dal vento, dove da sempre l'uva cresce rigogliosa e da millenni viene lavorata secondo il sistema “ad alberello”. Un sistema che permette di ottenere uve a resa medio-bassa ma ad alta gradazione zuccherina, da cui si ottengono vini di grande struttura e vellutata rotondità. L’alberello è quindi l’elemento dominante del paesaggio rurale di questo straordinario angolo di Sicilia: si dipana per filari lungo le tante colline dell’entroterra, tra muri a secco delimitati dagli ulivi e terreni argillosi o di origine vulcanica.
All'estremità dell'europa
Un’area che gode di condizioni pedoclimatiche assolutamente irripetibili. La posizione geografica rende questo territorio unico, situato com'è nel punto più a sud d'Europa, nell’apice più meridionale della Sicilia che si affaccia sul Mediterraneo e sulle coste africane. È un territorio dove le sopravvivenze fenicie, greche, arabe creano un contrappunto continuo: le antiche tonnare settecentesche di Marzamemi e Capo Passero, le torri di guardia spagnole e bizantine, il Barocco del Val di Noto, il Liberty dei palazzi dei primi del novecento: tutto fa da impareggiabile cornice al lavoro dell’uomo, che ha tratto i migliori frutti grazie alle straordinarie peculiarità pedoclimatiche dei terreni. Ulivi, carrubi, mandorli e agrumi, ma soprattutto vigneti a perdita d’occhio.
E viti a perdita d'occhio
Il clima asciutto, il vento di scirocco e i terreni salmastri creano infatti un'atmosfera particolare che, oltre a entrare nell'anima del visitatore, regalano le migliori condizioni per la coltivazione della vite. Tanto che in molti legano al vino l'origine etimologica della città di Pachino: Pakusòinos, terra del vino.
The land of good wine
In the years gone by this area has been known for having given origin to the greatest of the red wines, which have been highly regarded in all of Europe; historically speaking, the area of Pachino was started off to wine production in the past centuries by the Rudini family whom with their large, age old estate of 4000 hectares, numbers as one of the founding families of the town of Pachino. Here, in addition to the Oasi di Vendicari, we find the birthplace of the Nero d'Avola, an area with a hign-growing and producing vocation that benefits from the pedoclimatic conditions, irreproducible elsewhere and absolutely unique. This is the town of sunlight, of the wind and of the sun, where we have always had the flourishing growth of grapes. Its geographical position makes this area unmistakeably unique, situated as it is in the extreme south of Europe, in that southern extension of the Island of Sicily which seems to want to offer its visitors a spectacular view of the Mediterranean Sea and of the African Coast. Here, the arid climate, the south- eastern winds, the brackish lands and the rare rains all create a particular atmosphere that deeply marks the visitor's soul. The particularly favourable climatic conditions of Pachino for grape growing have led some to look for the origin of the etymon of wine: Pakusoinos, the land of good wine.
Il nostro cantiniere
Saro Di Pietro: Il Fondatore
Molto prima dell'avvento del pomodorino, il territorio di Pachino era caratterizzato dalle verdi distese dei vigneti ad alberello ed era costellato da decine di piccoli palmenti per la trasformazione dell'uva in mosto. E proprio legata al mosto, alla sua raccolta e alla sua distribuzione, inizia la storia del “cantiniere” Saro Di Pietro, il fondatore della cantina Rudinì.
Tanta passione e uno scagno
Appresa dal padre la passione per il vino, nel 1969 Saro diventa venditore di mosto: in qualità di assaggiatore, affiancato da un ragioniere, lo si trovava seduto allo scagno, nella piazza centrale di Pachino, dove i vignaioli portavano i loro tini per la valutazione e la vendita. Ottenuto il benestare di Saro, il vino prendeva la via del porto, pronto a salpare verso Genova, per essere poi smistato tra Piemonte e la Francia (allora circa l’80 per cento dei 400mila quintali di vino prodotti a Pachino era destinato all’esportazione, essendo un vino ideale per tagliare altri vini).
Assaggi e Ricordi
Nel 1972 Di Pietro acquista il palmento Rudinì dal conte Corrado Moncada di Paternò. E gradualmente, giorno dopo giorno, costruisce una cantina moderna, rilanciando il Nero d’Avola come prodotto d’eccellenza e dando il via alla rinnovata cultura enologica siciliana. E basta una visita in azienda per rendersene conto. Degustare i vini appena spillati sarà un’esperienza memorabile. Attorniato dalla generosa campagna del sud est, chiunque varchi la soglia di casa Rudinì, è amorevolmente colpito da un bouquet di profumi in grado di inebriare anche i nasi meno esperti. Capace cioè di raccontare la storia antica e toccante di un vino e di un territorio generosi, amati anche nelle maggiori rassegne enologiche internazionali.
The Winery
For over 50 sears the winery Rudinì operates in the wine sector. Founded by Saro Di Pietro is now an industry leader in the area of Pachino. A great legacy that today Giuseppe Di Pietro and his wife Stefanie carry on with a project which aims at the attention to detail and put the man in the service of nature to produce wine that are more responsive to the region's potential. Rudinì draws its grapes from 200 acres of the most qualified vineyards that stretch in a small triangle between Pachino, Noto, Rosolini, Ispica. This is the area protected by Doc Elorine Pachino and that's always been the Nero d'Avola gives the best of himself.