Il nostro cantiniere
Il nostro cantiniere
Saro Di Pietro: Il Fondatore
Molto prima dell'avvento del pomodorino, il territorio di Pachino era caratterizzato dalle verdi distese dei vigneti ad alberello ed era costellato da decine di piccoli palmenti per la trasformazione dell'uva in mosto. E proprio legata al mosto, alla sua raccolta e alla sua distribuzione, inizia la storia del “cantiniere” Saro Di Pietro, il fondatore della cantina Rudinì.
Tanta passione e uno scagno
Appresa dal padre la passione per il vino, nel 1969 Saro diventa venditore di mosto: in qualità di assaggiatore, affiancato da un ragioniere, lo si trovava seduto allo scagno, nella piazza centrale di Pachino, dove i vignaioli portavano i loro tini per la valutazione e la vendita. Ottenuto il benestare di Saro, il vino prendeva la via del porto, pronto a salpare verso Genova, per essere poi smistato tra Piemonte e la Francia (allora circa l’80 per cento dei 400mila quintali di vino prodotti a Pachino era destinato all’esportazione, essendo un vino ideale per tagliare altri vini).
Assaggi e Ricordi
Nel 1972 Di Pietro acquista il palmento Rudinì dal conte Corrado Moncada di Paternò. E gradualmente, giorno dopo giorno, costruisce una cantina moderna, rilanciando il Nero d’Avola come prodotto d’eccellenza e dando il via alla rinnovata cultura enologica siciliana. E basta una visita in azienda per rendersene conto. Degustare i vini appena spillati sarà un’esperienza memorabile. Attorniato dalla generosa campagna del sud est, chiunque varchi la soglia di casa Rudinì, è amorevolmente colpito da un bouquet di profumi in grado di inebriare anche i nasi meno esperti. Capace cioè di raccontare la storia antica e toccante di un vino e di un territorio generosi, amati anche nelle maggiori rassegne enologiche internazionali.
The Winery
For over 50 sears the winery Rudinì operates in the wine sector. Founded by Saro Di Pietro is now an industry leader in the area of Pachino. A great legacy that today Giuseppe Di Pietro and his wife Stefanie carry on with a project which aims at the attention to detail and put the man in the service of nature to produce wine that are more responsive to the region's potential. Rudinì draws its grapes from 200 acres of the most qualified vineyards that stretch in a small triangle between Pachino, Noto, Rosolini, Ispica. This is the area protected by Doc Elorine Pachino and that's always been the Nero d'Avola gives the best of himself.